Licenziamento illegittimo: mancata reintegrazione e risarcimento danni

La mancata ottemperanza del datore di lavoro all’ordine di reintegrazione, conseguente al licenziamento illegittimo, mette il dipendente nell’impossibilità di esercitare qualsiasi tipo di capacità professionale, situazione che rientra nel più ampio concetto di demansionamento, disciplinato dall’art. 2103 c.c., con conseguente diritto del lavoratore al risarcimento del danno derivante dalla forzata inattività

(Corte d’Appello di Brescia, 27/7/2007, in D.L. 2007, 1119)

Lavoro subordinato: accertamento in presenza di attività  svolta per altri committenti

A fronte dell’accertata presenza del lavoratore, assidua e controllata dal datore di lavoro, negli orari d’ufficio, il fatto che il lavoratore stesso potesse, nel suo tempo libero, curare anche un cliente proprio non fa venir meno la natura subordinata del rapporto (nel caso di specie, accertata la natura subordinata del rapporto, il giudice ha condannato il datore di lavoro a corrispondere al lavoratore il TFR) (Trib. Milano, est. Frattin, 11/7/07, inedita).