Il lavoratore che svolge stabilmente mansioni riconducibili ad un livello superiore rispetto a quello formalmente assegnatogli, ha diritto all’attribuzione del corretto inquadramento ed al pagamento delle differenze retributive per l’effetto maturate.
Il procedimento logico – giuridico finalizzato alla determinazione del livello spettante, si articola necessariamente in tre fasi: l’accertamento delle attività concretamente svolte, l’individuazione delle qualifiche e dei livelli previsti dal CCNL applicato e il raffronto fra il risultato della prima indagine ed il contenuto delle declaratorie contrattuali (e dei profili professionali) risultanti dalla seconda.
Trib. Milano, sent. n. 350/2018 – R.R. c. Leni Srl
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